Qual è la differenza tra arredamento minimal e industrial

Nella maggior parte dei casi, la differenza tra arredamento minimal e industrial è lieve, i due stili si sfiorano e si influenzano a vicenda, molto spesso vengono confusi, ma esistono delle differenze sostanziali.

Stile minimal, ordine essenziale e perfezione: less is more

La prima differenza tra arredamento minimal e industrial potrebbe essere ricercata nel processo di creazione. È chiaro che in entrambi i casi si tratta di stili di design, ma per quanto riguarda gli arredamenti minimal, appartengono ad uno stile essenziale, dove la frase Less is More racchiude tutta la filosofia di questo design: meno è meglio.

Si parla di stile perché gli arredi minimal rispondono a determinate caratteristiche che tendono a mettere in risalto i prodotti, oggetti, opere d’arte e persino le persone presenti. Lo stile minimal c’è ma si nasconde dietro l’essenziale, per questo è identificabile come ordine e perfezione. Un’altra caratteristica dello stile minimal riguarda sicuramente l’estensione temporale delle sensazioni che comunica, nel senso che questo design è incredibilmente proiettato verso il futuro proprio perché mette in risalto la funzionalità dell’essenziale e l’ottimizzazione degli spazi.

Design Industrial: imperfezione ed elementi incompleti più il fascino vintage

Si parla di Design Industrial perché si tratta di lavorazioni artigianali che danno nuova vita a materiali antichi e di norma impiegati nella produzione industriale ma, re-interpretati. Un classico esempio è lo stile newyorkese degli appartamenti che possiamo ammirare in molti film, serie tv e sitcom.

Situér milano propone arredi industrial utilizzando il metallo, l’acciaio, l’ottone e altri materiali, riadattati e curvati con metodi tradizionali di lavorazione, senza l’utilizzo di saldature. Oltre ad essere un design rigorosamente autentico proprio per via della sua manodopera tradizionale di lavorazione, è a tutti gli effetti una lavorazione eco-sostenibile.

L’imperfezione (apparente) è il marchio di fabbrica del design di arredamenti industrial, in realtà dietro si cela l’incredibile manodopera artigianale e la sapienza della tradizione, per questo è un tipo di design che si rivolge al passato ma che non passa mai di moda, proprio perché sempre più autentico.

La nascita dello stile minimal e del design industrial

Nonostante le differenze tra arredamento minimal e industrial, i due stili si sono influenzati a vicenda e sono nati a poca distanza l’uno dall’altro.

Il design industrial è nato negli anni ’50 del XX secolo a New York, principalmente per la necessità di riutilizzare ambienti industriali e fabbriche dismesse come abitazioni, negozi e persino uffici, realizzando un vero e proprio riciclo di materiali difficili da smaltire. Anche gli arredamenti diventano estremamente funzionali nonostante il loro eterno fascino vintage. Diventa famoso in tutto il mondo fra la metà e la fine degli anni sessanta grazie a Andy Warhol, la Pop Art e la Factory, luogo di culto e produzione artistica, interamente realizzato con un design industrial.

Lo stile minimal si afferma come corrente artistica negli anni ’60 del XX secolo, soltanto dopo 10 anni dai primi esperimenti di design industrial. Gli arredamenti minimal sono totalmente proiettati alla funzionalità, facendosi da parte e lasciando la casa libera da ingombri, ma non per questo è uno stile di arredamento freddo, tutt’altro, proprio per il suo ordine e rigore riesce a mettere in risalto i prodotti, gli oggetti e le opere d’arte, tutto ciò che è presente in negozio, in un’attività commerciale, in una galleria d’arte e a casa.

 

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